Innanzitutto buon anno di cuore. Sono un po' in ritardo con gli auguri. Mi sono presa del tempo per „scrollarmi“ di dosso tutto quello che mi non mi serviva più del 2022 e piantare così con una nuova energia la mia intenzione per l’anno nuovo. Tempo, la nostra risorsa preziosa ed invisibile che al giorno d’oggi è diventato un lusso. Paradossalmente durante il corona ne avevamo in quantità, forse addirittura in eccesso per alcuni di noi:)

Questo tempo però è necessario se vogliamo avanzare nel nostro cammino spirituale attraverso lo yoga, la meditazione e/o altre forme che ci aiutano ad andare in profondità per essere e rimanere in contatto con quella parte di noi che non è contaminata dalla mente, dalle emozioni e dagli schemi comportamentali. Quella parte di noi che è fatta di verità, di beatitudine, di gioia..quella parte di noi che è l’amore nella sua forma più trascendente.

Da diversi anni, oltre a praticare, insegnare lo yoga e accompagnare le persone nella vita attraverso le sessioni individuali, sto approfondendo ed integrando un’altra arte molto antica che è lo sciamanesimo. Ho scoperto e studiato diverse parallele, ed una di queste è il pilastro principale di entrambe le filosofie. Sia nello yoga che nello sciamanesimo si parla dello stato di libertà, jivamukta. Uno stato di libertà che ci porta a vivere il presente. Teoricamente sembra molto facile, ma la pratica è completamente diversa. Difatti la maggior parte di noi (me inclusa), non vive nel presente. Magari quei piccoli attimi quando ci troviamo nel nostro „flow“, ma in realtà, la nostra mente con i pensieri, le emozioni e gli schemi limitanti, spazia spesso nel passato e lo proietta nel futuro, anche di notte:). Basta osservare la propria vita senza giudizio, magari qui e là saltano fuori degli eventi simili in vesti diverse.

Uno stato di libertà che nasce dopo essere guariti dalle tematiche della nostra storia o meglio della storia dei nostri antenati. Uno stato di libertà che ci aiuta a distinguere cosa è la mente e cosa è lo spirito, cosa è l’ego e cosa è il vero sé. Uno stato di libertà che ci aiuta a creare una relazione sacra con la nostra vita invece di vivere una vita profana e frenetica dettata dalle aspettative della nostra cultura e dell'ambiente, senza rispettare il nostro ritmo naturale e la nostra essenza. (Yoga, Power & Spirit, Alberto Villoldo)

Uno stato di libertà che ci aiuta a svegliarci e a dare la priorità a ciò che ci nutre davvero e creare così una vita sacra.

Per essere liberi e per espandere il proprio sé c’è bisogno di rivolgere l’attenzione verso l’interno e contemplare…gli ingredienti per questo processo sono il tempo, la pazienza e tanto amore.

Ti auguro tanti momenti sacri in questo anno e in quelli a venire.

Con amore,

Maria Grazia

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