
Dentro di te c’è un fuoco di luce che arde sempre. In sanscrito si chiama Agni, il fuoco sacro che si manifesta nella natura come il sole, la luce, la fiamma e il fulmine, ed è il mediatore tra noi e il divino. Agni è soprattutto il fuoco della trasformazione.
Se ti fermi un attimo e vai nel tuo silenzio — in quello spazio sacro dove esistete solo tu e il divino — puoi sentirne il calore accendersi nel profondo, espandersi nel corpo e oltrepassarne i confini.
È la luce che scioglie ciò che non serve più, che illumina la tua anima, e ti riporta alla chiarezza del cuore.
In queste notti di Halloween, di Samhain, delle anime e dei santi, siamo più vicini all’invisibile. Sono momenti che ci ricordano che siamo molto più del nostro corpo, e meno di ciò che il nostro ego crede di essere. È un tempo favorevole per rivolgere l’attenzione verso l’interno e chiedere alla luce di trasformare paure, dubbi e ombre.
Puoi anche invitare i tuoi antenati ad accompagnarti nel tuo viaggio interiore del lasciar andare e della trasformazione.
✨ Questo è un rituale per te:
Siediti o sdraiati nel silenzio, accendi una candela e ripeti per conto tuo:
"Io do tutto ciò che non mi serve più
e tutto ciò che non è nelle mie mani
nel fuoco, nella luce sacra,
e chiedo che tutto si trasformi
nel bene e nella grazia per tutti.
Grazie per illuminare il mio cammino
e il cammino di ogni essere vivente su questo pianeta."
Il fuoco di Agni, la nostra fiamma interiore, ci guida nel cammino del cambiamento, aiutandoci a lasciare andare ciò che oscura la luce e a vedere con chiarezza il sentiero davanti a noi. Ci riconduce alla nostra essenza, a quel divino da cui proveniamo.
E oltre al rituale…
non dimenticarti di regalare qualche dolcetto ai bambini che bussano alla porta nella notte di Halloween!
Non fare come me, che due anni fa, nella mia dimenticanza, non avevo nulla in casa e, quando sono venuti a chiedere un dolcetto, ho dato loro dei biscotti salutistici di farro...
Dolcetto o scherzetto?
Be’, in quel caso lo scherzetto l’ho fatto io! 😄 Difatti, l’anno scorso non sono più passati…ma chissà, forse quest’anno il loro fuoco di Agni — che è anche coraggio — li guiderà di nuovo alla mia porta.
Con amore,
Maria Grazia
